UN VIVO RICORDO DEL REVERENDO DON AURELIO PULLA (Rosario Antonio)

16.11.2014 22:45
Ho avuto la fortuna di aver conosciuto don Aurelio, Parroco di Jelsi, nel 1959
come persona che si distingueva per la sua familiarità con tutti e una squisita
bontà come tratto naturale del suo cuore paterno. Veniva al Convento francescano
ogni sabato per confessare i bambini e gli ospiti della casa di accoglienza.
Amava intrattenersi con Padre Paolo Manocchio e spesso rimaneva anche a
cena da noi.
Quando egli organizzava qualche gita o scampagnata con i bambini, i ragazzi
e i catechisti della Parrocchia mi diceva: “Rosario mi raccomando, tu non puoi
mancare!”. Aveva preso a cuore la mia storia come le storie di ognuno! Ricordo
anche le tante recite, proiezioni cinematografiche, giochi e tornei che facevamo
nella sala della casa parrocchiale a cui partecipavo volentieri facendo felice don
Aurelio che mi veniva a prendere con la macchina.
Allora avevo undici anni e quando vedevo che arrivava per me era una gioia
grande. Ricordo anche che per ricambiare l’accoglienza a pranzo di Padre
Paolo era generoso nell’invitarci anche lui a pranzo in paese e nell’organizzare
la generosità sua e dei fedeli verso l’opera francescana avviata da
Padre Ciro Soccio.
 
Rosario Antonio

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